domenica 26 marzo 2017

PASSION: I SAY, FASTER PUSSYCAT! KILL! KILL!



You're in love with pain. Admit it, dirà Buffy, un giorno lontano da questo, a Spike. Non si può dire lo stesso di noi? L'oggetto del desiderio dei lettori (e spettatori) del gotico è la perdita di controllo e noi ci siamo dentro fino al collo. Interdizione e trasgressione: come in Teacher's Pet, dove per poco non si consuma una relazione proibita tra l'immacolato Xander e la supplente, manco a dirlo, di biologia... La biologia, e se è per questo il romanticismo—che è una pseudobiologia—ci condannano all'istante in cui la trasgressione e la passione sono inscindibili, in cui non esiste distacco tra l'esaltante e il perturbante...

Volevamo la perdita di controllo, tutte le conseguenze dell'infrazione di Buffy e Angel? Ecco come si presenta: nessuno è al sicuro, proprio come nel'episodio precedente, il caotico Bewitched, Bothered And Bewildered che incomincia come una farsa della passione ma finisce quasi in tragedia. Bewitched è uno dei vari episodi comici in cui il carattere di Xander viene messo alla prova (e fallisce); è anche il veicolo di una maturazione improvvisa di Cordelia—che dice sempre la verità e per una volta la dice a se stessa—ma, soprattutto, è il gemello di Passion e lo anticipa come un'ombra che si allunga verso la fine...



PASSION (scritto da Ty King, diretto da Michael Gershman)

—If we could live without passion, maybe we'd know some kind of peace. But we would be hollow: empty rooms, shuttered and dank. Without passion we'd be truly dead.

Perdere il controllo significa lasciarlo a qualcuno, allo scrittore per esempio, il quale forse, a sua volta, ha perso il controllo della storia e l'ha lasciato al villain, o forse il controllo lo ha perso e—come ha intuito brillantemente David Kociemba in un articolo di qualche anno fa—è diventato lui il villain: Whedon è Angelus... e noi siamo Whedon: tutti desideriamo la stessa cosa...

Passion è un episodio che appartiene completamente a Angelus/Whedon (e dunque a noi) come un balletto al suo coreografo. Angelus è il regista e il narratore di Passion, è lo sceneggiatore, il montatore, lo storyboard artist e lo scenografo, e fa esattamente quello che desidera—e che desideriamo anche noi (forse la morale di Halloween adesso non sembra così banale, forse era un monito per i futuri spettatori).

Gli altri personaggi lottano contro il tempo per riprendere il controllo della storia e toglierlo dalle mani del narratore: Jenny Calendar cerca la cura per l'anima di Angel, Giles un incantesimo per ritirare il RSVP ai vampiri, Buffy cerca di arginare le incursioni di Angelus. Ciò nonostante Angelus è scatenato e, come fece con Drusilla, fa impazzire tutti ivi compresa Joyce... o almeno ci prova.

Gli Scoobies mantengono la calma, pensando forse d'essere ancora i protagonisti di un teen drama e che tutto, alla fine, finirà bene come è accaduto nei precedenti ventotto episodi. Tuttavia Drusilla, che in una delle sue visioni ha scrutato i piani dell'antico nemico Jenny la zingara, spedisce Angelus in missione per conto del Caos. Le cose stanno per cambiare...

Passion is the source of our finest moments: the joy of love, the clarity of hatred and the ecstasy of grief.


Non è chiaro per niente cosa significhi la frase in latinorum all'ingresso di Sunnydale High (di sicuro non quello che dice Jenny) ma tanto la scuola è suolo pubblico e chiunque può entrarvi (vedi Darla in Welcome to the Hellmouth e Spike in School Hard), Angelus per esempio...

Ho buone nuove, dice la zingara al vampiro... Segue un dialogo quasi cortese tra i due e per un po' c'è l'illusione che Jenny possa salvarsi, prima a parole poi seminando Angelus durante una fuga improbabile... Ma, onestamente, il punto è che qui qualcuno deve morire se vogliamo cominciare a prendere sul serio questo show.

Così, quando arriva la notizia della fine di Jenny Calendar, dopo che Giles è stato trascinato in una messa in scena macabra da Angelus è Willow a caricarsi sulle spalle la visceralità del lutto—anche quello di Giles—in una scena analoga a quella di Lie to Me con Buffy e Angel. Solo che questa volta Angel è fuori e osserva la scena attraverso la finestra: come noi è anche uno spettatore: non c'è molta differenza tra il sadismo di chi conduce la storia e il masochismo di chi la segue...

Finisce con Ripper che si fa quasi uccidere, Spike e Dru che se la svignano e Buffy che, eh, tappa i buchi della giornata.

I'm sorry I couldn't kill him for you.


L'identità è inscindibile dalla passione perché la passione è l'attimo in cui siamo disposti a perdere l'identità pur di afferrarla. E' un paradosso che Angelus non può cogliere perché è uno scrittore distante, gelido. Capisce la passione degli altri perché la conosce attraverso Angel, perché ha a disposizione il patrimonio psichico di Angel ma—a differenza p.e. di Spike che pur senz'anima ha passione da vendere—è per sempre distaccato da quelle esperienze, non prova nulla tranne un totale disprezzo per tutto ciò che è umano.

Finalmente, alla fine dell'episodio la nostra passione per la storia ci ha fatto perdere per sempre quello che volevamo, non il controllo ma qualcosa di irreparabile, quello che i cultisti di Lie to Me pensavano di poter serbare eternamente trasformandosi in vampiri: l'innocenza.

Appunti:

* Passion è uno dei più whedoniani tra gli episodi non scritti da Whedon. Fra l'altro, quando Whedon anni dopo si incarnerà in un altro grande villain, cioè Loki, ci darà una ventina di minuti sublimi all'interno di un film abbastanza impersonale come The Avengers.

* Passion è anche un episodio che anticipa alcuni dei temi fondamentali di Angel: la catastrofe della perdita e la natura sfuggente della felicità.

* Secondo le intenzioni originarie, invece di Jenny Calendar avrebbe dovuto morire Oz. In genere le "intenzioni originarie" sono superflue a posteriori. In questo caso sono una buona scusa per ricordare che, in sordina, il personaggio di Oz—un lupo mannaro (Phases)—è diventato l'interesse romantico di Willow.

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