venerdì 17 marzo 2017

LIE TO ME: YOU'RE A FOOL



LIE TO ME (scritto e diretto da Joss Whedon)

—We can come back when they're gone.
—Come back for what?
—For the body.

Gotico e romanticismo dialogano senza sosta in Buffy e i risultati sono ambivalenti. Da una parte viene prodotto un sacco di melodramma che, in qualche modo, è l'analogo della soap negli altri show, ovvero conflitti e drammi personali ma a due o tre tacche di volume in più. Spesso viene sfiorato il ridicolo ma la storia ne è consapevole e, di norma, gestisce il melodramma con autoironia fino a decostruirlo, come vedremo, in un episodio della terza stagione (The Zeppo). D'altra parte Buffy riprende quel discorso tipico nel quale il culto dell'infanzia gotico e quello romantico—ovvero, qui, il culto dell'adolescenza—sono all'origine di un reciproco fraintendimento.



Agli occhi del romantico, come per i simpatizzanti dei vampiri in questo episodio, i "figli della notte" sono creature dannate più che indemoniate.  "The lonely ones" li chiama una cultista, aggiungendo che questi esseri notturni non hanno alcun interesse a fare del male a nessuno... sono creature superiori, gloriose! Le risponde Angel: sei una sciocca. E quando rimane da solo con Willow e Xander, dice che i cultisti sono ragazzini che si raccontano la fiabetta dei vampiri buoni per trovare un po' di conforto nell'oscurità. E' chiaro che Angel non ha altro che disprezzo per questo fandom: non c'è nulla di romantico nell'essere un vampiro.

Ovviamente Angel gode di una prospettiva vantaggiosa per via dell'anomalia che rappresenta: è un'anima in un corpo morto, un vampiro con l'anima e cioè, ironicamente, proprio l'ideale romantico del vampiro. Dannato dalla maledizione degli zingari, Angel è infatti "the lonely one" e, quando lascerà Sunnydale per Los Angeles, diventerà una creatura gloriosa, un campione nella lotta contro il male.

First I made her insane.


Ma se Angel è l'ideale romantico, non è lo è di certo Angelus, il demone che abita il corpo di Angel quando la sua anima lo abbandona. E se è vero che Angel e Angelus non possono stare nello stesso corpo allo stesso tempo, comunque condividono le stesse memorie e Angel sa perfettamente di cosa è capace Angelus (tanto da saperlo imitare, come abbiamo visto e vedremo altre volte, alla perfezione).

Così al vitalismo romantico, all'infanzia immortalata per sempre nel corpo del vampiro, si oppone la versione gotica di un corpo condannato all'infanzia, condannato, per usare le parole che Bataille riferisce ai personaggi di Cime Tempestose, al "regno irragionevole e amorale dell'istante".

L'illusione romantica dell'amore eterno è solo un'illusione perché l'amore può essere eterno solo nel regno dell'istante, che è poi la ragione per cui la storia d'amore tra Buffy e Angel ha bisogno della perdurante minaccia dell'apocalisse per funzionare.

Why are you fighting this? It's what we want.


In Lie to Me spunta fuori un vecchio amico di Buffy, Billy Fordham detto Ford. Sembra tutto normale finché non scopriamo che Ford sta morendo e, potendo scegliere, gradirebbe diventare un vampiro. Così si mette d'accordo con Spike offrendogli Buffy (e i cultisti) in cambio della trasformazione. Buffy cade più o meno volontariamente nella trappola di Ford e, a questo punto, cerca di dissuaderlo spiegandogli che diventare un vampiro significa morire e non vivere in eterno, che un demone prende il tuo posto quando vieni trasformato, che non sei più tu*...

*In Buffy l'etologia dei vampiri è piuttosto variabile e, strategicamente, molte cose vengono spiegate con frasi fatte come quella che usa Buffy con Ford ("a demon sets up shop in your old house"). Tuttavia l'idea che il corpo possa essere abitato o disabitato è cruciale nella mitologia dello show.

...Nessun argomento di Buffy può convincere Ford. Arriva Spike ma il piano va a rotoli quando Buffy prende in ostaggio Drusilla. I cultisti vengono liberati e Buffy lascia Ford con i vampiri.

Più tardi Ford emerge dalla sua tomba e viene immediatamente impalato da Buffy. Neanche la morte è eterna.

Appunti:

* C'è una protratta analogia del fandom in questo episodio. P.e. la fragilità dell'ego dei cultisti (perfetto quello che si fa chiamare Diego) rispecchia benissimo la fragilità di una parte del fandom di qualsiasi show; e il film mentale che si fa Ford è analogo a quelli di molti spettatori. Tuttavia l'analogia è protratta al di là del necessario e sia il personaggio di Ford sia i cultisti arrivano alla fine con il fiato corto.

* Lie to Me è l'episodio in cui il personaggio di Angel smette di essere qualcosa di vago (l'interesse amoroso di Buffy, l'enciclopedia dei vampiri e degli oggetti magici, il tizio al posto giusto al momento giusto). Contribuiscono il breve conflitto con i cultisti ma soprattutto il dialogo iniziale con Drusilla e la rivelazione successiva per cui Drusilla è opera di Angelus. E' vero che in School Hard avevamo avuto un assaggio di Angelus quando Angel incontra Spike ma è solo con Drusilla che la posizione di Angel comincia a definirsi: Angel è quello che è e anche quello che non è. Anche se non si trovano nello stesso posto, Angel e Angelus sono sempre presenti l'uno all'altro e poiché quando parliamo ci rivolgiamo al corpo di qualcuno, in realtà, come fa Drusilla, parliamo paradossalmente a tutti coloro che hanno abitato quel corpo, quelli che ci sono e quelli che non ci sono.

* La migliore farsa dei figli della notte ("children of the night") è il plot di Spike in Halloween, l'episodio precedente, in cui i demoni sono letteralmente bambini della notte. Da notare anche che Lie to Me è uno dei pochi episodi di tutta la serie in cui Spike non è in qualche modo ridicolizzato.

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